Leone Foresta
Durante la bella stagione le occasioni di prendere il sole si fanno numerose. Bella l’idea di passare un weekend in montagna, altrettanto attraente quella di passare dei giorni al mare e magari approfittarne per prendere una bella tintarella. D’altra parte si sa, stare al sole aumenta il buonumore, e serve alla produzione della vitamina D. Eppure qualcuno dice che stare al sole fa male ed invecchia la pelle… è davvero così? Beh, si, ma vediamo bene in che modo…
Come probabilmente già saprete l’abbronzatura è un meccanismo di difesa della pelle contro i raggi UV che uccidono milioni di cellule della pelle. La melanina, il pigmento che colora la pelle di scuro, serve proprio a proteggere la pelle dai raggi solari.
Le creme solari, sebbene siano importantissime e ci salvino da scottature e ulteriori rischi, non ci rendono immuni al fotoinvecchiamento, ossia l’invecchiamento della pelle per via dell’esposizione alle radiazioni UV, che si concretizza in inestetismi come lentigo solari, rughe, angiomi, perdita di elasticità.
Uno studio effettuato su 298 donne di origine caucasica ha messo in rilievo una correlazione tra l’esposizione al sole e l’età della pelle. Le imperfezioni cutanee si sono rivelate maggiori sulle donne che durante la vita si erano esposte più alla luce solare rispetto a quelle etichettate come “sole-fobiche”. I raggi UV sembrano essere i responsabili di circa l’80% dei segni dell’età visibili sulla pelle del viso!
Ma niente panico: basta prendere il sole con moderazione, evitare le ore più calde, proteggere la pelle con creme solari e nutrirla con creme idratanti che ne migliorano l’elasticità.
