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Come curare una puntura di medusa?

Volete davvero farci la pipì? No, non fatelo…

Sembra così pacifica... no, vero?

Sarà capitato un po’ a tutti, di essere punti da una medusa mentre si fa il bagno. È certamente un fastidio, ma nella maggioranza dei casi il tutto si risolve in un paio d’ore. Quindi, cosa bisogna fare se si viene punti?

Intanto bisogna uscire dall’acqua senza farsi prendere dal panico, dopodiché sciacquare la zona interessata con abbondante acqua di mare o meglio, se disponibile, aceto. Infatti l’aceto rende le nematocisti, gli organi urticanti che si trovano sui tentacoli, pressoché inoffensive. A questo punto lentamente staccare eventuali tentacoli che siano rimasti attaccati alla pelle.

Passiamo ai metodi popolari: non bisogna usare alcool, acqua dolce, ammoniaca, né farci la pipì, perché tecniche inutili se non addirittura controproducenti (il metodo-pipì poi non è neanche igienico…).

Meglio un apposito gel astringente al cloruro di alluminio, che serve a lenire il prurito e a bloccare la diffusione delle tossine. Non sono particolarmente indicate le creme al cortisone, perché per agire impiegano circa mezz’ora.

Se si vuole lenire il dolore, assumere analgesici (nelle corrette quantità!) e/o immergere la zona interessata in acqua calda (non bollente), non applicare ghiaccio, che peggiora la situazione.

Bisogna però prestare attenzione, perché (anche a seconda del tipo di medusa e/o dell’estensione della zona colpita) talvolta possono subentrare delle complicazioni, come sudorazione, vertigini, difficoltà nella respirazione, nausea, vomito ed eruzione cutanea su tutto il corpo. In questo caso è meglio chiamare subito il 118, perché c’è il rischio di incorrere in uno shock anafilattico.

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