La stella Polaris viene usata spesso per la sua caratteristica di “indicare il nord”. Infatti essa è la stella brillante più vicina al polo nord celeste, proiezione del polo nord geografico sulla sfera celeste, motivo per cui è anche conosciuta come stella polare o stella del nord.
Per questa ragione è apparentemente ferma nel cielo notturno, mentre tutte le altre stelle dell’emisfero boreale sembrano ruotarle attorno. È così un ottimo punto di riferimento per la navigazione celeste nell’emisfero nord della Terra (è invisibile nell’emisfero australe).
Stella “di coda” nella costellazione dell’Orsa Minore, è molto più luminosa delle sue compagne e può dunque essere vista anche dai centri abitati, nonostante l’inquinamento luminoso. Come trovarla nel cielo?
Polaris si trova facilmente: è sufficiente seguire la linea formata da Merak e Dubhe, le due stelle più luminose dell’Orsa Maggiore, nonché le due “di testa” del Grande Carro (parte più luminosa dell’Orsa). Prolungando per circa 4-5 volte la distanza tra le due stelle si dovrebbe giungere a un astro luminoso, proprio la nostra Polaris.
Alternativamente è anche possibile seguire la “freccia” composta dalle tre stelle centrali della ‘W’ formata da Cassiopea.
Bonus: a causa della precessione degli equinozi la stella più vicina al polo nord celeste cambia col passare dei millenni, e dunque in futuro il polo nord celeste si allontanerà da Polaris, così come fu in passato (ad esempio Pitea, navigatore greco, nel 320 a.C. descrisse il polo celeste come sprovvisto di stelle).
Altre informazioni sulla stella polare: http://www.vitantica.net/2017/09/22/orientarsi-con-le-stelle-stella-polare-orione-e-il-sole/