L’avrete notato anche i voi… durante le partite di calcio non sono poche le inquadrature dedicate ai calciatori impegnati a sputare… corrono e sputano, cadono e sputano, segnano e sputano, sbagliano e sputano. Ma perché i calciatori sputano così tanto? Come mai tutta questa saliva?
I calciatori sputano sull’erba così tanto perché… corrono tanto! L’attività fisica svolta richiede una respirazione a ritmo sostenuto per un’ora e mezza, periodo nel quale l’intero apparato respiratorio è sottoposto ad un lavoro molto intenso. La differenza di temperatura tra l’aria che viene inspirata e quella che viene espirata (la differenza è particolarmente maggiore nella stagione invernale) favorisce l’accumulo di muco a livello faringeo che viene dunque espulso con uno sputo.
Lo sforzo fisico, però, non è l’unico motivo. Lo sputo risulta anche essere una valvola di sfogo per stress e ansia che si accumulano durante la partita. Sputare può essere dunque un modo di scaricare il nervosismo, un gesto istintivo di stizza per aver sbagliato giocata.
Attenzione però! Il regolamento prevede l’espulsione nel caso in cui uno sputo sia indirizzato ad un altro giocatore, anche nel caso in cui questo non andasse a bersaglio. Famoso il caso di Francesco Totti che durante il match Danimarca – Italia degli Europei del 2004 sputò addosso a Christian Poulsen. Un altro illustre precedente è lo sputo di Sinisa Mihajlovic su Adrian Mutu durante Lazio – Chealsea; era il novembre del 2003 e si giocava la Champions League (a proposito, cosa dice l’inno della Champions?). In questo caso il calciatore serbo fu punito con ben 8 giornate di squalifica.