Mucca, toro, bue, manzo, giovenca, etc. Che confusione, giusto? Ma ora chiariamo tutto definitivamente, così non lo dimenticherete e farete bella figura coi vostri amici (ovvio, no?).
A seconda dell’età il maschio viene indicato come:
- “balliotto”, nella prima settimana di vita;
- “vitello”, fino al primo anno di vita;
- “vitellone”, dai dodici ai diciotto mesi di vita;
- “manzo”, se castrato, dal secondo al quarto anno di vita;
- “torello”, il bovino dal secondo al quarto anno di vita;
- “bue”, se castrato, dopo i quattro anni di vita;
- “toro”, il bovino oltre i quattro anni di vita.
Quindi abbiamo: balliotto, vitello, vitellone, dopodiché se viene castrato manzo e poi bue, sennò torello e poi toro. Facile, mh?
A seconda dell’età la femmina viene indicata come:
- “vitella”, fino al primo anno di vita;
- “sorana” o “manzetta”, se non ha ancora partorito ed ha meno di venti mesi;
- “manza” o “giovenca”, dal primo al terzo anno di vita;
- “vacca”, oltre i tre anni di vita avendo figliato almeno una volta o sotto i tre anni se in stato di gravidanza.
La femmina viene comunemente chiamata “mucca“, ma in campo zootecnico esso non è un termine corretto. L’etimologia del termine “mucca” è sconosciuta: o da un termine svizzero o addirittura come crasi di “muggire” e “vacca“. Non l’avreste detto, eh?