Proot. La flatulenza è l’espulsione di una miscela di gas (formata da aria ingerita e da gas prodotti internamente, principalmente dalla flora batterica), aggiunta a delle particelle aerosolizzate di feci.
Ognuno di noi rilascia ogni giorno mediamente da mezzo litro a un litro e mezzo di gas, suddivisi in 11-25 flatulenze circa. Esse sono composte principalmente da gas inodori come l’azoto e l’ossigeno (ingeriti), l’anidride carbonica (in parte ingerita, in parte prodotta da batteri) e il metano (prodotto da archeobatteri). Da cosa deriva allora il cattivo odore?
Il gas intestinale è formato al 90% da aria ingerita attraverso il naso e la bocca e al 10% da gas prodotto nel tratto digestivo. I gas endogeni sono un sottoprodotto della digestione di certi alimenti, soprattutto quelli ricchi di carboidrati complessi come ad esempio fagioli, ceci, latte, cipolle, patate dolci, formaggio, cavoli, carciofi, etc.
Il gas rilasciato ha di solito un cattivo odore che è causato da gas presenti per meno dell’1% in volume nelle flatulenze, infatti deriva principalmente da una piccola percentuale di acidi grassi come l’acido butirrico (odore di burro rancido) e soprattutto da composti di zolfo come il metantiolo, principale responsabile anche dell’alitosi, l’acido solfidrico (odore di uova marce) e il solfato di carbonile che sono il risultato della decomposizione delle proteine.
Bonus: la flatulenza viene considerata erroneamente una significativa fonte di gas serra in base alla considerazione che il flatus del bestiame conterrebbe elevate percentuali di metano. Invero il bestiame è responsabile di circa il 20% delle emissioni globali di questo gas nell’atmosfera, ma la quasi totalità (90-95%) di queste emissioni sono rilasciate attraverso la respirazione e l’eruttazione.