Cadere a fagiolo o capitare a fagiolo sono espressioni utilizzate molto di frequente che si usano per indicare qualcosa capitata proprio nel momento giusto e/o al punto giusto, a genio. Ma che c’entrano i fagioli? Quali sono le origini di questo modo di dire?
Purtroppo non esiste una risposta unica e certa per chiarirne l’etimologia. Secondo la Treccani si hanno tracce scritte dell’espressione andare a fagiolo a partire dal 1400. Nell’ottocento, Tommaseo, uno dei vocabolaristi più famosi ed illustri d’Italia in quel periodo, prova a darne unainterpretazione: “Forse dal dirsi comunemente che ai Fiorentini piacciono molto i fagiuoli”.
Un’altro tentativo viene fatto, nello stesso secolo, dallo studioso Passarini, secondo cui questo modo di dire potrebbe derivare dall’utilizzo che si faceva dei fagioli bianchi e neri per esprimere un voto favorevole o contrario nelle pubbliche adunanze.
Un’altra curiosa interpretazione chiama invece in causa il gioco della tombola. Prima dell’avvento delle moderne e poco romantiche “finestrelle” era comunissimo utilizzare i legumi per segnare i numeri estratti. Lenticchie, ceci, fave… e fagioli! Cadere a fagiolo potrebbe quindi indicare proprio il momento in cui, estratto il numero tanto atteso, si riesce a segnare la casella e vincere l’ambito premio. Ecco che quindi il fagiolo sarebbe proprio quel legume che si posa (cade) al posto giusto nel momento giusto!