Undici persone ne affrontano altre undici nello “sport più bello del mondo”, su un campo in erba (solitamente naturale, a volte sintetica). I campi da calcio hanno spesso una “colorazione” dell’erba a strisce più scure e più chiare, ma come viene realizzata? E soprattutto per quale motivo?
Alcuni pensano che le strisce ci siano per aiutare guardalinee nel loro compito, ossia per individuare più facilmente i giocatori in fuorigioco, altri per aiutare i giocatori a posizionarsi in campo. Ma il vero motivo è… che non c’è un vero motivo. O meglio, la colorazione a strisce è semplicemente un effetto dovuto al taglio dell’erba, e nient’altro.
Infatti a seconda della direzione in cui l’erba è piegata, noi la vedremo “chiara” o “scura”. Quando i fili d’erba sono piegati verso di noi, l’erba “diventa più scura” perché vediamo principalmente le punte (superficie piccola, riflette poco la luce) e le ombre sotto l’erba. Quando invece i fili d’erba sono piegati al contrario, l’erba appare più chiara perché la luce si riflette sulla parte larga e lunga del filo d’erba. Ovviamente una striscia colorata verde chiaro apparirà verde scura se la guardiamo dalla direzione opposta.

Infatti volendo si possono realizzare anche disegni molto più fantasiosi, spesso se ne incontrano nel campionato inglese, come vedete a sinistra. Bello, no? Comunque pare che le classiche linee orizzontali siano raccomandate, per una migliore visione di gioco dei giocatori e del guardalinee, ma assolutamente non obbligatorie, tanto che anche in alcuni giochi di simulazione calcistica è possibile giocare su campi “particolari”. E voi che pattern preferite?