Non tutti percepiscono lo stipendio lo stesso giorno: molti CCNL (Contratti collettivi nazionali del lavoro) prevedono che il pagamento dello stipendio debba avvenire entro il 10 del mese successivo, ma ancora più spesso, come nel caso della maggior parte dei dipendenti pubblici e statali, e per molti dipendenti privati, questo viene accreditato entro il 27 del mese stesso. È il cosiddetto giorno di San Paganino, unico “santo” festeggiato ben 12 volte all’anno, il 27 di ogni mese, giorno di paga per gran parte dei lavoratori. Ma perché gli stipendi vengono pagati proprio il 27? Non sarebbe stato più facile per un ufficio contabile aspettare l’ultimo del mese, ad esempio? O il primo giorno del mese successivo?
La scelta di questo giorno si deve a Marco Minghetti, Ministro delle Finanze e Capo del Governo del Regno d’Italia, che con la Circolare n.4 del 23 aprile 1864 stabilì che:
Nel dì 27 maggio può cominciarsi il pagamento degli stipendi agli impiegati in attività di servizio per la mesata del maggio stesso, e così nei mesi successivi.
Questa decisione sembra essere scaturita in seguito alla raccolta delle osservazioni di molti Agenti del Tesoro che facevano presente come anticipare il pagamento degli stipendi degli impiegati in servizio rispetto al pagamento delle pensioni e delle altre incombenze previste per il primo giorno del mese successivo, avesse garantito una “maggiore prontezza di servizio”.
Anticipare i pagamenti al 27, avrebbe garantito, dunque, in media nei mesi, un miglior funzionamento dell’apparato statale. E l’uso di questo giorno è stato mantenuto, probabilmente per consuetudine, fino ad oggi!