Una battaglia che probabilmente non finirà mai è quella del termostato in uno spazio condiviso da uomini e donne, ma anche a letto in una coppia. Il punto è che le donne non sono più deboli o sperperatrici: ci sono dei veri motivi scientifici per cui spesso le donne sentono molto più freddo degli uomini nella stessa stanza.
In primis, le donne sono… più calde. Per meglio dire, hanno una temperatura interna leggermente maggiore degli uomini, quindi è naturale che per loro il freddo sia… più freddo, ossia si percepisca maggiormente. Ma nonostante ciò, le loro estremità sono solitamente più fredde: il corpo ha una maggiore capacità di mantenere al caldo i propri organi interni, ma mani e piedi ne fanno le spese, essendo spesso “ghiaccioli”.
Gli uomini hanno naturalmente tassi metabolici più alti rispetto alle donne. In sostanza, il metabolismo è il modo in cui il nostro corpo brucia calorie e, nel processo, riscalda i nostri corpi: perciò le donne bruciano meno “carburante”, e si riscaldano meno. Inoltre, solitamente gli uomini hanno più muscoli e meno grassi delle donne. I muscoli generano calore, mentre il grasso lo “conserva” al centro del corpo, lasciando la pelle “al freddo”.
Anche la corporatura c’entra: in media, gli uomini sono più grandi delle donne, sia in altezza che in peso. Chi è più piccolo ha un maggiore rapporto tra superficie e volume, il che significa che il calore viene perso ad una velocità maggiore attraverso la loro area (maggiore in proporzione), e il minor volume implica meno calore trattenuto.
Per ultimo, ma non per importanza, la questione degli ormoni. Le temperature corporee delle donne tendono a fluttuare durante i loro cicli mestruali a causa di innalzamento e abbassamento dei livelli ormonali. Gli estrogeni rendono il sangue leggermente più denso, riducendo il flusso ai capillari che irrorano le estremità del corpo. Ciò significa che a seconda del momento del mese in cui si trovano, potrebbero essere ancora più colpite del normale dalle temperature fredde. Pare che “la pillola”, contraccettivo orale, acuisca l’effetto di queste “oscillazioni termiche”.