I peli sono strutture sottili e filiformi che crescono sulla cute della maggior parte dei mammiferi, mentre altri animali non li posseggono. Servono solitamente a difendersi dalle basse temperature, ma possono avere altre funzioni.
Per quanto riguarda gli essere umani, la crescita dei peli viene influenzata positivamente dagli ormoni androgeni o maschili, quali il testosterone, negativamente dagli ormoni estrogeni o femminili. Le donne, però, possiedono normalmente una piccola quota di androgeni: anche loro hanno i peli, sebbene solitamente più sottili e radi.
La depilazione è una pratica antichissima. Gli Egizi (donne e sacerdoti) si rasavano con creme a base di olio e miele. Corpi maschili depilati erano diffusi in Grecia (gli atleti) e a Roma: per le gambe usavano gusci di noce arroventati. Ugualmente la pratica depilatoria è stata regolarmente adottata fra le varie popolazioni di cultura islamica.
Nella nostra società attuale, le donne hanno (quasi) l’obbligo di depilarsi, mentre così non è per gli uomini. Da una parte i peli vengono visti come una cosa esclusivamente maschile, quindi da bandire nelle donne, che devono essere sempre “femminili” per definizione, d’altra parte i peli femminili, diversamente da quelli maschili, sono associati, immotivatamente, a sporcizia e mancanza d’igiene.
Inoltre c’è da ricordare che quello dei prodotti depilatori è un business molto importante, e le pressioni sociali sulle donne vengono anche dalle pubblicità di tali prodotti, che le modelle protagoniste degli spot applicano su gambe già perfettamente lisce: ciò ci dà un’idea di quanto lo stigma verso i peli femminili sia profondo e radicato.