Le auto blu, automezzi a disposizione di politici o alti funzionari dello Stato o della pubblica amministrazione, rappresentano una voce nel Bilancio dello Stato non indifferente ed è proprio per questo che da sempre sono oggetto di dibattito, ancor più acceso negli ultimi anni.
Ma voi vi siete mai chiesti perché si chiamino proprio auto blu?
Il nome deriva probabilmente dal fatto che queste vetture, soprattutto se appartenenti ad un servizio di scorta, sono dotate di lampeggiante blu di segnalazione, ai sensi dell’art. 177 del Codice della Strada. Secondo un’altra ipotesi la denominazione viene dal fatto che spesso il colore della carrozzeria di queste automobili è proprio il blu scuro; allo stesso modo le loro corrispettive inglesi sono spesso definite black cars, essendo, appunto, solitamente nere.
In realtà in Italia esistono le auto blu, che sono quelle di rappresentanza, di cilindrata maggiore, che sono circa 6500, e le auto grigie, operative, di cilindrata inferiore, con o senza autista, e se ne contano circa 50000. Parliamo comunque di bei numeri, eh?