Perché il Bancomat si chiama carta di debito?
Sebbene per qualcuno possa suonare strano, Bancomat e carta di debito sono la stessa cosa.
La carta di debito è una carta di pagamento che prevede l’addebito immediato della cifra spesa dal titolare sul proprio conto corrente bancario. Molto spesso viene chiamata semplicemente Bancomat, ossia con il nome commerciale del primo circuito nazionale di debito, gestito dal Consorzio Bancomat, fondato nel 1983.
Con il nome Bancomat, sempre impropriamente e per lo stesso motivo, ci si riferisce anche agli sportelli automatici (in inglese Automated Teller Machine o, in sigla, ATM). La prima banca ad installare uno sportello automatico fu la banca Barclays ad Enfield nel giugno del 1967. In Italia fece la sua prima apparizione quasi 10 anni dopo, nel 1976 a Ferrara, presso la Cassa di Risparmio di Ferrara.
Chi ha inventato gli sportelli automatici bancari?
Il primo ATM era a marchio De La Rue, società tipografica britannica che si occupa principalmente della stampa di francobolli, banconote e passaporti, ma la paternità di questa rivoluzionaria invenzione è contesa tra ben tre inventori:
- John Sheperd-Barron, un impiegato della stessa De La Rue;
- Luther George Simjian, che registrò un brevetto a New York nel 1930;
- Donald Wetzel, che insieme ad altri due ingegneri registro un brevetto nel 1973.
Quante carte Bancomat ci sono in circolazione? E quanti sportelli?
A fine 2014 si contavano in circolazione oltre 36 milioni di carte a marchio Bancomat e PagoBancomat. Gli sportelli ATM alla stessa data erano più di 53 mila. I prelievi superavano gli 840 milioni e i pagamenti l’importo di 1,3 miliardi!