Uno dei più fastidiosi, tra i piccoli problemi quotidiani in cui si può incappare, è quello dei cavi attorcigliati. Cuffie audio, caricabatterie, cavetti USB: gli esempi sono molteplici, ma il punto in comune è che, appena ne hanno occasione, questi dannati cavi vanno a creare delle composizioni di nodi e intrecci da far invidia ad uno scrittore! Esiste forse una spiegazione per questo misterioso e noioso fenomeno, che ci ruba così tanti minuti nella nostra vita?
Pare che i cavi tendano spontaneamente ad uno “stato con uno o più nodi”, ma perché? Questi stati sono numerosissimi, perché ci possono essere tipi e quantità diverse di nodi, mentre lo stato “ordinato”, senza nodi, è uno solo: la termodinamica ci dice che un sistema fisico tende a portarsi in uno stato che si può realizzare in più modi possibili (per una spiegazione più dettagliata guardate qui). Tutto ciò di cui ha bisogno è qualcosa che permetta il movimento, un po’ di energia, e questa gliela forniamo noi inconsapevolmente, camminando o smuovendo lo zaino / la borsa.
Ci sono anche ricerche scientifiche sull’argomento: due fisici hanno provato con alcuni cavi, di varia lunghezza, posizionati in un box, sottoposto a rotazioni controllate. Hanno scoperto che ci sono dei fattori principali che determinano nodi inestricabili nel giro di pochi secondi: il primo è la lunghezza del filo (assieme alla sua rigidità e diametro), e il secondo è il “tempo d’agitazione”, e il terzo lo spazio a disposizione. Più è lungo, flessibile, sottile il filo e più è probabile che si annodi; la probabilità aumenta anche all’aumentare del tempo e dello spazio a disposizione.
Come fare per evitare tutto ciò?
In primis, i cavi a sezione piatta anziché circolare sembrano essere molto più difficili da annodare. Inoltre cavi più spessi e rigidi aiutano. Ma noi cosa possiamo fare, se vogliamo tenere le cuffie dal filo circolare e sottile? Be’, si trovano svariati metodi su internet, i più semplici sono: tenere le estremità separate tra loro e dal resto del filo, e soprattutto avvolgere delicatamente il filo attorno a qualcosa.
Seguendo questi consigli risparmierete qualche minuto (e un po’ di nervosismo) ogni settimana, che potrete dedicare… be’, per esempio a leggere Domande Impossibili!