Si sa, dopo un lauto pasto gli occhi tendono a chiudersi e perfino la sedia al tavolo della sala da pranzo sembra essere un ottimo giaciglio per un lungo e profondo sonno. Viene chiamata sonnolenza postprandiale (o anche abbiocco, dai profani) e ne avrete avuto sicuramente esperienza, probabilmente dopo un abbondante pasto della domenica o a chiusura dei classici cenoni e super pranzi delle feste. Ma perché dopo i pasti ci sentiamo assonnati? È solo perché siamo pieni o c’è qualcosa che non va?
Sentirsi stanchi e assonati dopo un pasto, che sia colazione, pranzo o cena, è del tutto normale. Vari sono gli elementi che durante la digestione, il processo attraverso il quale il corpo demolisce le sostanze nutritive contenute nel cibo trasformandole in carburante utilizzabile, contribuiscono a creare sonnolenza.
Tra questi il livello di insula. Questo ormone prodotto dal pancreas (ed in misura maggiore dopo aver mangiato cibi molto zuccherini) facilità l’ingresso degli elementi nutrienti nelle cellule ad eccezione dell’amminoacido triptofano. L’aumento della concentrazione di questo amminoacido facilità il suo passaggio nel cervello dove stimola la produzione di serotonina e melanina, due neurotrasmettitori che hanno un effetto rilassante e aiutano a regolare il sonno. Per questo motivo, mangiando cibi che contengono tanti carboidrati, come pasta, pane, riso e patate, potremmo sentirci più assonnati del solito.
Ma non sono solo i carboidrati a causare questo effetto… anche diversi cibi ad alto contenuto proteico, come ad esempio carni, legumi, latticini e uova (ma anche il cioccolato e gli arachidi), per via della relativa grande quantità di triptofano che contengono ci inducono sonno.
Non fanno comunque eccezione cibi particolarmente grassi per cui la digestione richiede maggior tempo ed un dispendio maggiore di energia.
Sebbene sentirsi assonnati dopo un pasto sia quindi una cosa normale, è bene rimanere vigili e capire se insieme ad essa è possibile individuare altri sintomi che possano segnalare un’allergia o intolleranza alimentare. Queste infatti, oltre a causare altri problemi quali gonfiore, reflusso, stitichezza o diarrea, possono intensificare la sonnolenza.