L’effetto serra consente alla Terra di mantenere una temperatura adatta per lo sviluppo e il mantenimento della vita. Questo è possibile grazie alla presenza nell’atmosfera di alcuni gas, chiamati appunto gas serra; i principali sono vapore acqueo, anidride carbonica, metano, ossido nitrico. Questi gas infatti risultano trasparenti alla radiazione solare entrante (ad onda corta), ma opachi alla radiazione infrarossa riemessa dalla superficie del pianeta riscaldata dai raggi solari diretti.
La composizione dell’atmosfera è cambiata molto nel corso della storia della Terra a causa di fattori geologici (emissioni vulcaniche, assorbimento o emissioni degli oceani, etc.) e biologici (attività batteriche, respirazione di piante e animali, etc.): con essa è cambiata anche la capacità dell’atmosfera di trattenere più o meno calore.
L’attuale riscaldamento del clima terrestre ha sia una piccola parte naturale (dovuta alle normali variazioni climatiche), sia una grande parte artificiale dovuta all’azione umana: l’uomo incide apportando un aumento eccessivo di CO2 e metano, dato dall’utilizzo di combustibili fossili e dall’allevamento di bestiame.
Non c’è più alcun dibattito sulla realtà del global warming, almeno non all’interno della comunità scientifica. Per il 90% degli scienziati l’innalzamento delle temperature rappresenta un problema allarmante, e il 97% di loro attribuisce questo cambiamento alle attività umane.
Quindi l’aumento delle emissioni di gas serra negli ultimi 70 anni è correlato all’aumento di temperatura, e secondo il 97% degli scienziati ne è la causa (principale).
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