Probabilmente quasi ognuno di noi ha a casa o ha usato un profumo che contiene il patchouli: le sue note muschiate e pungenti vengono usate soprattutto nei profumi maschili, ma in generale spesso questo aroma funge da nota di fondo per i profumi, perché aiuta a fissare la fragranza sulla pelle.
Dalla Wiki: “Fragranze classiche che presentano come componente importante il patchouli sono lo Chanel Nº 5 e i profumi emblema degli anni ’80 come Opium dello stilista francese Yves Saint-Laurent e il profumo omonimo della stilista Paloma Picasso. Negli anni ’90, poi, il patchouli è ingrediente della fragranza Acqua di Giò dell’italiano Giorgio Armani, nonché cuore dell’essenza Portrait of a Lady del profumiere francese Dominique Ropion. Profumi successivi che hanno fatto del patchouli un ingrediente distintivo della loro composizione sono For Him dello stilista statunitense Narciso Rodriguez e la fragranza Gucci Guilty Intense, della casa di moda italiana Gucci.”
Ma che cos’è quindi questo patchouli?

Il patchouli, dal nome scientifico Pogostemon cablin, è una pianta nativa delle regioni tropicali dell’Asia. È una pianta perenne che può raggiungere al massimo un metro in altezza, e somiglia parecchio alla menta, con cui potrebbe essere confusa.
L’olio essenziale che si estrae dalle foglie essiccate è estremamente usato nella cosmesi, come dicevamo, ma anche per i repellenti e negli incensi.
Quindi, ora sapete cos’è il patchouli. E allora… il sandalo? Ve lo diciamo qui: Cos’è il sandalo? 😉