Un uccello può stare tranquillamente appollaiato su un cavo ad alta tensione senza subire conseguenze perché la resistenza del suo corpo è maggiore di quella del filo che passa tra le zampe e per via delle sue piccole dimensioni, per cui la corrente che lo percorre ha una bassa intensità. Ma vediamo con calma…
La corrente elettrica, formata da elettroni in movimento, fluisce tra due punti a diverso potenziale elettrico, dal potenziale maggiore verso quello minore, un po’ come fa l’acqua seguendo il dislivello d’altezza. Quindi, siccome gli uccelli toccano solamente UN filo elettrico, le sue zampe saranno allo stesso potenziale, perciò la corrente elettrica non ha “motivi particolari” di attraversarli.
Ma non avrebbe teoricamente neanche motivi particolari per NON attraversarli. Infatti lo fa, in minima parte. Il punto qui è che il loro corpo (ma anche il nostro, per dire) è sì un conduttore, ma molto molto meno conduttore del materiale che costituisce i cavi (solitamente rame), cioè possiede una resistenza elettrica molto maggiore. La corrente si divide in maniera inversamente proporzionale alla resistenza dei percorsi, quindi pochissima ne fluisce attraverso l’uccello, mentre quasi tutta passa indisturbata nel cavo, fino ad arrivare nelle case, industrie, etc.