Sostanzialmente non c’è alcuna differenza tra una valanga o una slavina, termini utilizzati per descrivere lo stesso fenomeno: il distacco da un versante di una montagna di una grande massa di neve o ghiaccio che precipita a valle ingrossandosi durante la caduta trascinando tutto ciò che incontra.
Entrambi i termini hanno origine latina: Lavanchiae ha la stessa radice di “lave” ed indica lo scorrere di fango o lava; successivamente, la confusione con il termine francese aval, che significa a valle, produsse il termine avalanche, usato ancora oggi in inglese e francese, e che diede origine al vocabolo italiano valanga.
Slavina deriva invece da labinae che siginifica slittare, scivolare.